“Se la notizia di un accordo per un super-taglio al welfare fosse confermata, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Non solo verrebbe ulteriormente compromessa la tenuta di un sistema di protezione sociale già estremamente fragile, ma anche il governo dimostrerebbe una scarsa credibilità viste le recenti promesse di incrementi ai fondi dedicati al sociale”.
Così il responsabile nazionale dell’Ufficio Politiche della Disabilità dell’Ugl, Giovanni Scacciavillani, commenta le indiscrezioni che stanno circolando in queste ore, chiedendo all’esecutivo di “fare chiarezza, poiché se la vera intenzione è quella di decurtare i finanziamenti per le famiglie più deboli, allora il governo si assumerà la responsabilità di sancire la ‘dolce morte’ delle nuove politiche sociali italiane”.
“Il caso del fisico tetraplegico di fama internazionale, Fulvio Frisone, che in questi giorni si è fatto portavoce, insieme alla madre ultraottantenne, delle gravi carenze delle politiche di welfare, causate dal cinismo della classe politica – aggiunge il sindacalista –, dovrebbe spingere le istituzioni ad un serio esame di coscienza. Se lo Stato è incapace di garantire assistenza e rispetto ai cittadini più deboli, e ai familiari che li curano – conclude -, allora abbiamo davvero toccato il fondo”.

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