«È con grande onore e senso di responsabilità che accolgo la mia rielezione a Segretario Generale dell’UGL. Questo momento rappresenta non solo un riconoscimento del lavoro svolto finora, ma anche un impegno rinnovato verso il futuro del nostro sindacato e del mondo del lavoro italiano». Lo ha detto Paolo Capone, Segretario Generale UGL, rieletto a capo del sindacato durante il V Congresso Confederale UGL “Il Futuro è Lavoro”. Inoltre, nel corso dell’assise sono stati eletti Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale Vicario e Segretario Amministrativo, Luca Malcotti, Segretario Organizzativo Nazionale. È stata rinnovata la Segreteria Confederale con gli ingressi di Giampiero Bellusci, Maddalena Imperiali, Aurelio Melchionno, Egidio Sangue come Segretari Confederali ed è stato rinnovato il Consiglio Nazionale.
«l tema del nostro Congresso, ‘Il Futuro è Lavoro’, riflette perfettamente la nostra missione e la nostra visione. In un’epoca di rapidissimi cambiamenti tecnologici, economici e sociali, è fondamentale che il lavoro resti al centro delle nostre priorità. Dobbiamo affrontare – ha continuato – le sfide e le opportunità della transizione digitale ed energetica con coraggio e determinazione».
Per Capone «l’obiettivo è garantire che ogni lavoratore abbia accesso a un’occupazione dignitosa, sicura e adeguatamente retribuita. In tal senso, occorre promuovere politiche che favoriscano la formazione continua, l’innovazione e la protezione dei diritti dei lavoratori. La piaga sociale delle morti sul lavoro è una battaglia che ci vede impegnati in prima linea da anni, in un Paese come il nostro non è ammissibile morire sul lavoro per mancanza di controlli, di una cultura della prevenzione e della formazione dei lavoratori, soprattutto in determinati contesti più a rischio incidenti. È altresì importante rivedere il modello delle relazioni industriali nell’ottica di favorire la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese. Solo così potremo costruire un futuro in cui il lavoro non sia percepito come un mezzo di sola sussistenza, ma anche come fonte di realizzazione personale e collettiva».
Ha concluso il sindacalista: «Ringrazio di cuore tutti coloro del sindacato che hanno riposto in me la loro fiducia. La vostra dedizione e il vostro sostegno sono fondamentali per portare avanti i nostri progetti e raggiungere nuovi traguardi. Insieme, continueremo a lottare per un’Italia più equa e prospera. Il futuro è lavoro, e insieme lavoreremo per costruirlo».

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