«Siamo profondamente indignati e addolorati per il tragico incidente sul lavoro verificatosi presso Borgo Santa Maria, in provincia di Latina, dove un lavoratore addetto al taglio del fieno ha subito l’amputazione del braccio e riportato diversi altri traumi. Quello che è ancora più inaccettabile è che il lavoratore sia stato scaricato in strada senza il supporto e l’assistenza necessari. Si tratta di una gravissima violazione dei diritti dei lavoratori e della dignità umana». Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, in merito al drammatico infortunio in provincia di Latina, dove un trentenne addetto al taglio del fieno ha subito l’amputazione di un braccio e riportato altre gravi fratture sul luogo di lavoro. «Non possiamo tollerare che i lavoratori vengano trattati come semplici numeri, sacrificabili per il profitto. Chiediamo un’indagine approfondita su quanto accaduto e che vengano prese misure immediate per garantire che simili episodi disumani non si ripetano in futuro. Le aziende devono essere responsabili della sicurezza dei loro dipendenti e fornire assistenza adeguata in caso di infortuni sul lavoro. La sicurezza e la dignità dei lavoratori devono essere sempre al primo posto. Questo incidente richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare il contrasto allo sfruttamento potenziando i controlli e le misure a tutela della salute e della sicurezza».

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