«La Giornata mondiale contro il lavoro minorile, è un’importante occasione per riaffermare l’impegno del sindacato nella lotta contro questa grave violazione dei diritti dei bambini. Il lavoro minorile, infatti, priva milioni di bambini in tutto il mondo della loro infanzia, della loro dignità e futuro, bloccando l’accesso all’istruzione e al diritto di avere una vita sicura e sana. In Italia, purtroppo, il numero di minori coinvolti in attività lavorative dannose per i percorsi scolastici e per il benessere psicofisico è ancora troppo elevato. Secondo una rilevazione nazionale condotta da Save the Children nel 2023, si stima che 336 mila minori, tra i 7 e i 15 anni, siano stati coinvolti in forme diverse di lavoro precoce». Così Paolo Capone, segretario generale del’Ugl.
«Come sottolineato anche dal presidente Mattarella, il contrasto all’abbandono scolastico è un argine fondamentale allo sfruttamento. In tal senso, è essenziale mantenere alta l’attenzione su questo grave problema sociale, puntare sull’educazione dei giovani e rafforzare la cultura della legalità, quale arma più potente nella lotta contro il crimine organizzato. Come Ugl, dobbiamo dare continuità al percorso intrapreso verso la tutela dei diritti di tutti i lavoratori e della sana occupazione italiana. Per questo motivo a fine giugno, in occasione del V congresso confederale dell’Ugl, ho intenzione di candidarmi alla guida del sindacato per un altro mandato», ha concluso Capone.

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