“Sebbene ci sia un calo della disoccupazione, a cui tuttavia non corrisponde un aumento degli occupati, a preoccupare è soprattutto l’aumento degli inattivi: gli italiani sono sempre più scoraggiati e disillusi sul loro futuro lavorativo”.

Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat e spiegando che “oltre al già noto fenomeno giovanile dei neet, dei quali molto si discute senza però aver trovato contromisure efficaci, è da valutare con estrema attenzione l’incremento degli inattivi nella fascia fra 35 e 49 anni quella che, in linea puramente teorica, rappresenterebbe il momento di maggior consolidamento professionale”.

“Servono – conclude – maggiori investimenti, sia pubblici che privati, per rafforzare le politiche attive e creare occupazione, solo in questo modo  si potrà evitare che la riduzione del tasso di disoccupazione sia soltanto una illusione statistica”.

 

 

 

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